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Abbiamo voluto titolare questo breve articolo con un palindromo giapponese assai azzeccato, giacché significa “l’inverso esiste”!
Secondo una umoristica tradizione anglosassone, le prime parole di Adamo a Eva nel paradiso terrestre furono il palindromo: «Madam, I’m Adam» (“Signora, io sono Adamo”) e che in italiano si può tradurre liberamente con un analogo palindromo: «Ave, Eva».
Ma ci sono pure intere composizioni palindromiche piuttosto lunghe, come il racconto palindromico bifronte in 5.000 lettere di George Perec.
Di palindromi celebri è piena la letteratura. In italiano, uno dei più raffinati è certamente il seguente:

e regge le sorti, ritrose, leggere

— perfetto esempio di doppio senario palindromo.
Esiste poi un palindromo latino che è un esempio di perfezione assoluta in tal senso, costituito dalle lettere che compongono il celebre “quadrato magico” di Pompei:

Sator arepo tenet opera rotas

La frase, tradotta alla lettera, significa: “il seminatore, col suo aratro, tiene con cura le ruote”. Le sue interpretazioni metaforiche furono svariate e molteplici; la più diffusa è la seguente: Dio, dal suo trono, regola con saggezza le sfere (dell’universo). La frase magica era inserita in un quadrato perfetto (al cui interno ospita 25 quadratini contenenti ognuno, come piccole celle, una lettera della frase), che permetteva di leggerla in verticale ed orizzontale, per dritto e a rovescio: ad essa, nel corso dei secoli, sono state attribuite virtù taumaturgiche e straordinari poteri.

 Pompei.jpg

I palindromi risalgono almeno al 79 a.C., data del quadrato magico in latino di cui sopra, trovato su un graffito a Ercolanum.

Esistono pure celebri palindromi in greco, in ebraico, in tamil, in sanscrito... La poesia indiana, in particolare, ha realizzato palindromi di particolare complessità, come nel caso del poeta Magha (VIII sec. d.C.) che, nel suo poema epico Sishupalavada, scrisse un palindromo (nel XIX canto) che può essere letto dall’alto, dal basso e perfino in diagonale.

Inoltre, sono stati realizzati interi fraseggi musicali palindromi, da Haydn, Mozart, Bartók, Stravinsky, Webern, Stockhausen e altri compositori ancora.

Concludiamo con una frase latina che se letta al contrario capovolge il proprio senso logico:

SI SEDES NON IS

Letta da sinistra a destra, significa “se ti siedi non entri”, mentre se letta al rovescio, da destra a sinistra, significa “se non ti siedi entri” — inutile aggiungere che tale iscrizione si trovava sulla porta di un ignoto alchimista italiano!