MASCHILISMO

a cura della redazione del sito arianuova.org

Il genere maschile tende a considerare la donna come un essere inferiore. Questo perché la donna sfugge alle categorie da lui rigidamente innalzate e, pertanto, viene vista con sospetto, con paura, con imbarazzo. Perciò l’uomo, nel corso dei secoli, ha cercato di imbavagliare e sottomettere la donna, non di rado usandole violenza.

Anche le religioni moderne non hanno saputo sottrarsi a questa attestazione di ignoranza e di becera stupidità maschilista. Fenomeno particolarmente evidente nell’islamismo e nel cristianesimo. Se, per esempio, gettiamo uno sguardo sul mondo cattolico, vediamo una monarchia dove non solo il monarca — ovvero il papa — è rigorosamente maschio, ma l’intero clero, dagli arcivescovi ai preti, devono rigorosamente essere maschi. E questo fin dagli inizi della chiesa cattolica. I primi padri della chiesa consideravano la donna come un essere secondario e inferiore. Se prendiamo per esempio il cosiddetto “dottore universale”, ovvero l’Aquinate, troviamo nei suoi scritti affermazioni non suscettibili di fraintendimento:

«La donna è un errore della natura, […] con la sua eccessiva secrezione di liquidi e la sua bassa temperatura essa è fisicamente e spiritualmente inferiore, […] è una specie di uomo mutilato, fallito e mal riuscito […]. La piena realizzazione della specie umana è costituita solo dall’uomo».

E poi, ancora:

«Un feto maschile diviene un essere umano dopo quaranta giorni, uno femminile dopo ottanta giorni. Le femmine nascono a causa di un seme guasto o di venti umidi».

Nella sua opera più importante, la Summa theologiæ, rifacendosi alla Bibbia scrisse:

«Il Signore ha creato l’uomo, poi ha voluto creare la donna, creatura a lui simile, affinché questa potesse dargli un aiuto».

Ma questo non gli bastò e volle precisare meglio il concetto:

«L’aiuto non è per una qualsiasi opera, come alcuni hanno detto […]. Infatti, per qualsiasi altra opera un maschio potrebbe essere aiutato più opportunamente da un altro maschio che da una femmina. L’aiuto quindi riguarda la procreazione».

Ecco, chiaramente delineate, le fondamenta del maschilismo cattolico, ben radicato ancora oggi nello Stato monarchico del Vaticano, dalle connotazioni dichiaratamente maschiliste.