“Mazzini, Cavour, Garibaldi”

di SRI AUROBINDO

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[Nel 1910 Sri Aurobindo scrisse cinque brevi colloqui
tra anime trapassate, sotto il titolo “Conversations of the Dead”.
Pubblichiamo qui la nostra traduzione di uno di essi,
riguardante i tre personaggi chiave del Risorgimento,
proprio nell'anno della celebrazione del 150° anniversario
dell'unità d'Italia, quale nostro modesto ma vibrante contributo]

MAZZINI
Lo Stato d’Italia ormai è la prova che il mio insegnamento è stato necessario. Il machiavellismo è risorto nella politica di Cavour, e l’Italia, aggrappandosi in modo prematuro ai rapidi frutti dei propri sforzi, è caduta dalla chiarezza della rivelazione che io le ho dato. Per ciò soffre. Occorre agire per ottenere dei frutti, sì, ma non deve esserci un attaccamento a essi tale da affrettarne la maturazione al punto da giungere a sacrificare il reale obiettivo; giacché, così facendo, può accadere di dover sacrificare il vero fine.

CAVOUR
Lo Stato d’Italia è la prova dell’efficacia della mia politica. Mazzini, tu parli ancora come un ideologo. Lo statista riconosce il valore degli ideali, ma non cade nel puro nozionismo. Egli si sforza sempre di raggiungere il suo principale obiettivo, e per questo è disposto a sacrificare molti dettagli.

MAZZINI
Quanto dici è giusto, ma il sacrificio che è stato compiuto non riguarda i dettagli, bensì l’essenziale.

CAVOUR
Adesso l’Italia è unita; l’Italia è libera.

GARIBALDI
L’unità è stato il mio obiettivo. Io non ho fatto uso di machiavellismo, né ho chiesto i favori di statisti e sovrani. Non ho comprato la libertà mutilando il mio paese. Poiché mi sono rivolto all’anima della nazione, ed essa si è risvegliata e si è affrancata dai tiranni grandi e piccoli. È sull’eroismo e la regalità dell’animo italico, la resurrezione a Firenze, a Roma e a Napoli dell’antico spirito romano, etrusco e sannita che Cavour avrebbe dovuto contare, anziché su quel melodrammatico commerciante di stati e di principati conosciuto con il nome di Luigi Napoleone.

MAZZINI
L’Italia è una, l’Italia è libera, ma solo nel corpo, non nella sua anima. Garibaldi, tu hai ottenuto l’unità d’Italia per un uomo, non per la nazione.

GARIBALDI
L’ho ottenuta per il Re e per l’eroe, che dell’Italia è rappresentativo. Tutto sommato, non credo di avere agito male. La nazione ha detto: “Egli occupa il trono in vece mia”, ed essendo io un democratico, mi sono chinato alla voce della nazione.

CAVOUR
È stata l’azione più ispirata della tua vita. Che sussistessero problemi irrisolti, che restassero parti del corpo sociale ancora da curare, c’era da aspettarselo. Soltanto i sognatori prevedono una rapida convalescenza da una malattia così lunga e devastante. Noi abbiamo compiuto il lavoro del chirurgo, e l’operato del medico viene svolto con prudenza e senza ostentazione. C’è un uomo in Italia, ed egli appartiene alla casa che lo scelse.

MAZZINI
L’Italia non ha compiuto la propria missione; il mio cuore è pieno di amarezza quando la osservo. Colei che io avrei voluto educare a condurre il mondo, è soltanto un potere inferiore che si appoggia sull’egoista Teutone privo di scrupoli. Colei che avrebbe dovuto riorganizzare il governo e la società in un appropriato modello per gli ideali di un’èra di emancipazione, è un mendicante che striscia ai piedi del Gallo e del Sassone. Colei che avrebbe dovuto diventare la sorgente di una nuova cultura europea, figura a stento fra le nazioni che guidano l’umanità. Il semi-asiatico moscovita sta facendo di più per l’umanità di quanto facciano gli eredi dei romani.

CAVOUR
Lo statista deve essere paziente e operare prudentemente verso il coronamento del proprio obiettivo, assicurandosi di poggiare bene ogni suo passo mentre procede in avanti. Quando i malanni economici dell’Italia saranno stati rimossi e la Chiesa non si opporrà più al progresso, l’ideale di Mazzini potrà essere realizzato. Il cervello e la spada dell’Italia possono ancora condurre e governare l’Europa.

MAZZINI
Non è il diplomatico e il servitore del momento che possono effettuare il grande compimento, ma l’animo eroico e il possente intelletto capace di comandare le circostanze e creare la giusta opportunità. Ho cercato di modellare l’Italia sullo stampo romano. Ho saputo che una terza rivelazione doveva essere proclamata all’Europa e che l’Italia sarebbe stata il canale prescelto per tale scopo. Questo mi fu detto quando uscii dal mondo degli avi per nascere nuovamente fra gli uomini: «Due volte l’Italia ha portato una nuova civiltà in Europa, e così avverrà anche per la terza». La voce che abbiamo udito quando fummo inviati, non mentisce.

CAVOUR
No, ma non sempre i frutti maturano rapidamente. Avviene talvolta una lunga preparazione, una lenta agonia purificatrice, e quanto è destinato pare un sogno improduttivo. Dobbiamo agire con la certezza che il frutto verrà, senza impazienza, senza essere amareggiati o delusi da eventuali ritardi. È possibile che saremo chiamati di nuovo per portare le cose a compimento. Noi abbiamo sempre aiutato l’Italia; la aiuteremo ancora una volta.

MAZZINI
Io non so, ma i giorni mi appaiono tediosi nel mondo dei Beati. Quando la chiamata giungerà, prego che si possa ottenere la conquista, non attraverso la diplomazia, ma mediante la verità e l’impavido coraggio…

GARIBALDI
…Non con mercanteggiamenti, ma per mezzo della spada dell’eroe…

MAZZINI
…Non attraverso l’arte del regnare, ma in virtù dell’amore per l’umanità e della nobile saggezza.

CAVOUR
Io sarò soddisfatto, purché l’Italia riporti la vittoria.

GARIBALDI
Quando la spada strappata di mano dagli abissini verrà nuovamente innalzata, io sarò lì a sollevarla.