DATI PLANETARI

a cura della redazione del sito arianuova.org

Vi sono alcuni eventi mondiali che, sebbene siano sotto gli occhi di tutti, se incrociati fra loro possono offrire una visione panoramica sorprendente e inusuale.

Partiamo dalla esplosione demografica della popolazione umana sul globo terrestre.
Benché la nostra specie abiti su questo pianeta da diversi milioni di anni, solo nel 1830 si raggiunse il primo miliardo di abitanti. Ma la progressione, da questa data, si è moltiplicata in progressione geometrica: si è arrivati a due miliardi nel 1930, a tre miliardi nel 1960, a quattro miliardi nel 1975, a sei miliardi nel 1999. Oggi, ci avviciniamo ai sette miliardi e si prevede entro il 2012 di arrivare a sette, mentre intorno al 2025 l’umanità potrebbe superare gli otto miliardi!

Se poi analizziamo l’età media della popolazione, anche qui sorgono interessanti riflessioni.
Durante l’età del ferro l’età media della popolazione umana viene stimata essere intorno ai 18 anni. Parecchio tempo dopo, durante l’impero romano, la situazione non era molto diversa: 22 anni la media stimata dagli studiosi. Durante il Medioevo si innalza a 33 anni, per arrivare nel corso del Settecento a 35 e nell’Ottocento a 41. Nel XX secolo il balzo è sorprendente: nel 1910 si aggira sui 49 anni, poi si diversifica fortemente a seconda delle aree geografiche. Nei paesi più agiati si eleva fortemente: nel 1947 è di 67 anni negli U.S.A., mentre nel 1965 arriva a 73 anni in Svezia. Sappiamo che alcuni paesi (soprattutto europei) stanno assistendo a un progressivo innalzamento dell’età media, che va a posizionarsi sempre più oltre la soglia dei settant’anni. Se invece dovessimo guardare verso le aree più deboli, come l’Africa subsahariana, l’età media ancora oggi non supera i valori del Medioevo, quando non addirittura peggiori.