BHAUTASIDDHI

di Tommaso Iorco
(autore tutelato S.I.A.E.)


Quelle che Sri Aurobindo definisce le tre “siddhi dell’essere” vengono fatte rientrare nel termine unico di bhautasiddhi, comprendente mahima, laghima e anima secondo i termini sanscriti.
Mahima è una forza priva di ostacoli nel potere mentale o fisico. Nel corpo fisico, ci dice Sri Aurobindo, si manifesta come una forza anormale che non è di origine muscolare e che può perfino svilupparsi nel potere di accrescere la statura e il peso corporeo. Laghima è un potere di leggerezza, ovvero di libertà da ogni pressione o pesantezza nell’essere mentale, vitale o fisico (per mezzo di laghima è possibile vincere la stanchezza). Anima è infine il potere di liberare gli atomi della materia dalle loro limitazioni ordinarie — mediante questo potere, ci si può liberare della tensione o del dolore o addirittura rendere il corpo leggero quanto si desidera.


15 gennaio 1913 (pag. 205):
«Il collo, la schiena e le gambe in qualunque posizione mostrano una grande forza di mahima, anima e laghima, ma anima recede e con esso mahima dopo un certo lasso di tempo compreso fra i due e i cinque minuti. Laghima è sufficiente, se non contraddetto dal difetto di anima. Il fallimento di mahima è causato, fondamentalmente, da un elemento di tapas fisico (sforzo muscolare) che ancora accompagna l’azione; se questo non fosse presente, l’insistenza del difetto di anima non sarebbe così forte».

28 gennaio 1913 (pag. 220):
«Laghima sufficiente in tutte le parti del corpo, mahima variabile, anima debole eccetto in certe posizioni delle braccia e delle gambe».

26 novembre 1913 (pag. 328):
«La forza di mahima e laghima è notevolmente accresciuta durante l’intervallo di non-pratica, e il difetto di anima è diminuito».

18 maggio 1914 (pag. 473):
«Le tre siddhi fondamentali si sono eclissate nel corpo; ma laghima emerge agevolmente e mahima in qualche misura. Anima è meno attivo di prima».

18 novembre 1914 (pag. 678):
«Mahima introdotto e laghima più forte di ieri. Difetto di anima, dopo i primi dieci minuti; tentativo di rafforzarlo fallito. Una grande forza di tapas fisico è presente nel corpo, sebbene si sia interamente eclissata per un momento durante la sera. Poi si è ristabilita».

21 febbraio 1920 (pag. 1192):
«I vecchi difetti di anima hanno scarsa presa; si manifestano solo in frammenti».