MOLTI NEMICI
MOLTO ONORE

Caro Tommaso,
anche se molto in ritardo (ho imparato solo di recente a usare il computer), mi sento in piena sintonia con quanto da te scritto nell’articolo su Venet e Boni.

Circa trent’anni fa, seduta sul divano della mia camera a casa dei miei genitori, avevo tra le mani un libro, “La genèse du surhomme”, comperato senza sapere bene che cosa fosse. È stato come essere attraversata da un fulmine. Da allora non ho più smesso: io respiravo!

Ho conosciuto Satprem solo tramite i suoi scritti e non mi sento nemmeno degna di avere ricevuto tanto da questo Essere magnifico.
Quanto ai signori di cui sopra, peggio per loro. I Romani dicevano «molti nemici molto onore».
Penso a una sua foto con Sujata in uno dei suoi libri: uno sguardo da bambino che tocca il cuore.
Ha combattuto con immenso amore e umiltà. Niente può scalfire il generoso dono di sé che ha voluto regalarci.
Noi che cosa sapremo fare?

Camilla Pozzi
15 dicembre 2008