AROGYA

di Tommaso Iorco
(autore tutelato S.I.A.E.)


Arogya è lo stato di benessere fisico. Tre sono gli stadi indicati da Sri Aurobindo:
1. quando l’organismo fisico è sano e interviene un disturbo solo in circostanze eccezionali o sotto sforzi eccessivi, come una prolungata esposizione al freddo o sovraffaticamento di vario tipo;
2. quando anche cause eccezionali o un grande sovraffaticamento non possono disturbare l’organismo;
3. quando il corpo fisico non è più soggetto alla mortalità perché nulla più può debilitarlo o distruggerlo.


Cominciamo dal 15 gennaio 1913 (pag. 205), quando, dopo varie fluttuazioni, questo potere incomincia a mostrare una certa stabilità:
«Arogya si sta rapidamente ristabilendo, ma permangono ancora uno o due difetti fondamentali. Il potere terapeutico di tipo lento agisce, tranne in casi particolari, mentre il potere terapeutico di tipo rapido che è comparso una volta o due a uno stadio iniziale, è pressoché assente, eccezion fatta per movimenti di lievissima entità o in casi in cui è stato accordato scarso interesse o è stato utilizzato poco potere, perché in questi casi il nemico non ha ritenuto opportuno fare opposizione».

17 gennaio 1913 (pag. 209):
«Arogya, sebbene sia molto più forte, non esclude ancora il ritorno dei sintomi che ha espulso; queste intrusioni devono ora essere costrette a scomparire».

27 gennaio 1913 (pag. 219):
«Arogya sta crescendo; fortemente attaccato ieri, ha superato ogni difficoltà, fatto salvo la debolezza del secondo cakra. Non è avvenuto alcun parthiva visrishti [defecazione], eccetto una espulsione davvero infinitesimale, in questi ultimi sette giorni, e appare ora chiaro che questo visrishti non è più una necessità fisica, ma un’abitudine rimasta con il persistere della imperfetta rapidità e del processo ancora fallace di assimilazione che, invece di portare il cibo immediatamente nell’akasha [lo stato più rarefatto della materia, confinante con il ‘fisico sottile’] tramite il potere del mukhyaprana [il prana originario, che governa le cinque diverse forme di prana], ricorre parzialmente al vecchio assorbimento pancabhuta [dei cinque elementi] e lascia pertanto un deposito che occorre dematerializzare, altrimenti produce sintomi di irregolarità tejasica [energetica] e jalamaya [relativa a liquidi] prima del completamento del processo. Per questa ragione, jalavisrishti [l’urina] è ancora sovrabbondante e la necessità di apana [una delle cinque forme del prana, quella coinvolta nel processo di fuoriuscita della forza vitale dal corpo e che potremmo definire energia ferale] persiste».

7 luglio 1913 (pagg. 281-282):
«Ci sono prove costanti del potere di arogya, quando viene scosso o attaccato, di resistere all’attacco e di affermarsi rapidamente anche dopo forti assalti. Ma il movimento è ancora nel suo stadio iniziale, non è ancora interamente decisivo».

8 luglio 1913 (pag. 283):
«Arogya resiste con generale successo, ma non ancora con la completa immunità, alle condizioni che nel passato hanno generalmente o invariabilmente provocato un movimento di regressione».

7 maggio 1914 (pag. 465):
«Arogya sta crescendo sensibilmente in potere ma non è ancora definitivo».

9 maggio 1914 (pag. 468):
«La crescita di arogya continua, ma la forte pressione del tamas sul corpo delle ultime settimane non è ancora stata superata. Il tapas superiore opera nel mezzo di un continuo pesante oscuramento».

13 maggio 1914 (pag. 471):
«Arogya sembra si stia parzialmente imponendo nelle parti più esterne del corpo e del prana dove roga ha recentemente stabilito se stesso con qualche sforzo e con grande ostinazione».

8 luglio 1914 (pag. 538):
«La lotta di arogya per imporsi sul corpo in condizioni che normalmente producono disordini fisici continua lentamente a guadagnare terreno, a dispetto della resistenza che i Limitatori riescono a porre al massimo di quanto attualmente è dato loro di esercitare».

20 novembre 1914 (pag. 687):
«Arogya progredisce, ma in modo così lento che è quasi impercettibile».

15 dicembre 1914 (pag. 741):
«Arogyashakti sta superando prove sempre più ardue».

1 maggio 1915 (pag. 834):
«Arogya cresce in forza, ma non ha ancora fugato le reazioni abituali».

29 giugno 1919 (pag. 1105):
«Il potere di Surya [la coscienza-di-Verità solare e sopramentale] adesso agisce anche come tapas sugli ostacoli di Arogya e utthapana».

19 luglio 1919 (pag. 1130):
«L’arogya centrale vacilla, ma nel complesso cresce in modo rapido in una iniziale forza preparatoria».

24 gennaio 1927 (pag. 1259):
«Arogya pare compiere un certo progresso in questo corpo».