TRIKALADRSHTI

di Tommaso Iorco
(autore tutelato S.I.A.E.)


Trikaladrshti è il potere di conoscenza del presente, del passato e del futuro. Come spiega lo stesso Sri Aurobindo, «la mente conosce solo il presente e vive in un momento isolato del tempo, per quanto cerchi di ricordare e ritenere il passato e prevedere e determinare il futuro. La sopramente ha la visione contemporanea dei tre tempi, trikaladrshti; li vede come un indivisibile momento l’uno dentro l’altro. Scorge tutte le tendenze, energie e forze nel diverso gioco dell’Uno e ne conosce le intermutevoli relazioni nella identità spirituale dell’unico spirito. La volontà e l’azione sopramentali sono perciò una volontà e azione della spontanea autorealizzazione spirituale — il momento esatto e, al sommo, infallibile di una conoscenza diretta e totale. Trikaladrshti è una speciale facoltà di jnana mediante cui quel potere generale viene applicato all’attualità delle cose, ai loro dettagli o eventi, tendenze, ecc., nel passato, nel presente e nel futuro del mondo come ora esiste, come è esistito e come esisterà nel tempo. Si occupa di fatti specifici, proprio come jnana si occupa di verità generali. Trikaladrshti opera in vario modo:
1. direttamente, senza un mezzo o un pretesto, mediante drshti, shruti e smrti;
2. fissando la concentrazione sull’oggetto finché, essendo la mente nell’osservato e nell’osservatore una sola cosa, si giunge a conoscere ciò che contiene, sia esso riferito al passato, al presente o al futuro, così come si conosce il proprio essere;
3. utilizzando come tramite un qualche segno esteriore o qualche scienza indicativa, come samudrika [lettura della mano], astrologia, divinazione, eccetera. Queste scienze sono di ben poco valore se non sono utilizzate dalle più alte facoltà sopramentali; poiché i simboli che utilizzano sono perlopiù indicazioni di tendenze e distinguere in modo certo tendenze di possibilità da eventualità reali non può essere fatto consultando testi scritti o seguendo delle regole;
4. mediante i due poteri di vyapti e prakamya i quali costituiscono ciò che viene chiamato telepatia».


Nei “Record of Yoga”, alla data 14 luglio 1912 (pag. 89), si legge:
«L’esatto trikaladrshti accurato in ogni dettaglio o quasi sembra stia incominciando a diventare normale, ma è ancora molto lontano dall’essere abituale o perfino comune; però non necessita di un movimento di tapas così eccezionale come in precedenza; quando viene, giunge facilmente e spontaneamente».

Pochi mesi dopo, alla data 9 dicembre 1912 [pag. 140), leggiamo:
«Trikaladrshti sta ora operando in modo normale con una sorprendente regolarità e perfezione nelle cose immediate; ma la fretta della decisione intellettuale e l’errore dell’esitazione intellettuale — vere e proprie Scilla e Cariddi del pensiero profetico — non sono state eliminate; riemergono ogni qualvolta trikaladrshti sta per compiersi, pur essendo assenti quando esso si compie effettivamente. […] Attualmente sono solo le minuzie che si rivelano ancora errate, e queste stanno per essere perfezionate, giacché talvolta perfino le minuzie si rivelano per lungo tempo assolutamente precise».

E il 12 dicembre 1912 (pagine 145-146):
«Stamane l’azione del trikaladrshti si è prodotta in modo completo nell’intelletto, col risultato di un vivido e copioso prakamya-vyapti e trikaladrshti di possibilità, sebbene l’efficacia degli eventi non ha potuto essere scorta. Questo difetto è stato superato nell’istante stesso in cui vijnana ha incominciato ad agire. La difficoltà che ancora persiste è solo quella di prevenire l’attiva e quasi perfettamente completa percezione di possibilità, tendenze, intenzioni che si frappongono con la percezione del tutto separata delle attuali circostanze stabilite nella prescienza di Virat e Prajna». Virat e Prajna sono due facoltà della coscienza sopramentale.

Inizia così un periodo di continuo progresso in questa facoltà: quasi ogni giorno Sri Aurobindo annota qualcosa in proposito.
13 dicembre 1912 (pagina 148):
«Trikaladrshti ha agito a distanza in dettaglio di circostanze con perfetta correttezza e il tempo approssimativo è stato ripetutamente stabilito con grande corrispondenza».

14 dicembre 1912 (pagina 150):
«Trikaladrshti si sviluppa in modo rilevante ed è degno di nota il fatto che è migliore quando è totalmente spontaneo, quasi di una assoluta e rilevante perfezione — quando, per così dire, non c’è alcun tentativo nel sistema di determinarne la veridicità o di giungere alla conoscenza».

15 dicembre 1912 (pagina 152):
«Trikaladrshti prosegue con successo, ma il tentativo (involontario) di fissarne la verità apporta la tendenza di sostituire la percezione di forza o di tendenza con una percezione del risultato; tuttavia questo errore sembra, adesso, costantemente corretto prima che possa imporsi nella mente. Questi residui di falsa energia (anrita tejas) devono essere totalmente sradicati dall’azione mentale».

30 dicembre 1912 (pag. 167):
«Trikaladrshti agisce sovente in modo perfetto, ma non sempre, e non ancora come una regola eccetto in singoli episodi che si presentano alla mente, nei quali però la percezione è attiva piuttosto che passiva, c’è una generale incertezza e una confusione di dettagli. Ciò nonostante il più o meno perfetto trikaladrshti si produce quotidianamente con una certa frequenza e agisce in uno stato imperfetto nel corso dell’intera giornata». Poco dopo (a pagina 169, stessa data) Sri Aurobindo riporta tre esempi di trikaladrshti che mettono in luce l’attuale stato di imperfezione di questo potere, concludendo che «questo stadio deve essere superato, prima che un chiaro e affidabile trikaladrshti possa essere reso stabile».

2 gennaio 1913 (pag. 177):
«Trikaladrshti del futuro remoto e del lontano passato sta ora prendendo posto senza impedimenti; rimangono da controllare per la futura siddhi i suoi risultati per una conferma o un rifiuto. Nella sua applicazione riguardante l’immediato futuro e il presente si può constatare una sorprendente esattezza».

8 gennaio 1913 (pag. 185):
«In trikaladrshti il giudizio intellettuale e il dubbio hanno ricevuto il loro congedo e la mente attende semplicemente di verificare il risultato. Di conseguenza, è stato scoperto che tutto ciò che entra nella mente è corretto, sebbene non sempre perfettamente al posto giusto, e che è il dubbio e l’impazienza dell’intelletto che costituisce la sorgente dell’errore, perché non può attendere per vedere la suggestione al suo posto e giustificata, ma o la afferra e la esagera oppure la rifiuta per mezzo di una fretta prematura di giudizio contrario.

La pressione dell’esercito turco volta a un cambiamento di governo e di comando è stata prevista e si è realizzata».

13 gennaio 1913 (pag. 197):
«La conoscenza trikaladrshti del passato, le vite precedenti, i sentimenti, i pensieri e i moventi passati delle persone sta diventando attiva in modo spontaneo».

16 gennaio 1913 (pag. 206):
«Trikaladrshti deve a questo punto rimpiazzare completamente l’azione dell’intelligenza. […] Perfino le cose più futili e irrilevanti devono essere conosciute per mezzo degli strumenti di vijnana».

22 gennaio 1913 (pag. 214):
«Oggi aishvarya e trikaladrshti hanno mostrato un improvviso sviluppo e una forza finora sconosciuta. […] Se questa forza può essere resa permanente e generale al punto da essere operativa in tutti gli oggetti e i soggetti, l’umana onniscienza e onnipotenza, nei dominî permessi dall’Infinito, è conquistata. È solo questione di tempo; la perfettibilità della conoscenza e del potere oggi sono stati definitivamente e indiscutibilmente provati».

27 gennaio 1913 (pag. 219):
«Trikaladrshti ha conosciuto una fondamentale spinta in avanti verso la perfezione conclusiva, eliminando l’abitudine di negazione tamasica che appoggiava il più lieve segno di amangala e asiddhi».

27 giugno 1913 (pag. 270):
«Ieri, trikaladrishti è diventato più ampiamente efficace e maggiormente corretto nei dettagli, ma non è ancora del tutto sicuro».

13 dicembre 1913 (pag. 344):
«Trikaladrshti di telepatia si è nuovamente manifestato; ha due movimenti: uno puramente ricettivo, in cui i movimenti passati, presenti e futuri di un oggetto raggiungono la mente, ma non c’è nessuna conoscenza o discriminazione attiva delle loro veridicità e relazioni fin dopo l’evento, e un altro sia recettivo sia discriminativo in cui la futura eventualità è conosciuta correttamente prima dell’evento».

23 dicembre 1913 (pag. 355):
«Il movimento in avanti di trikaladrshti, ieri e stamane, ha ricevuto il suo sigillo di finale e rapida inevitabilità; i difetti positivi rimasti rappresentano enfasi occasionali su una percezione telepatica che ostacola il satyam e la luce imperfetta del dettaglio e degli arrangiamenti che limitano il rtam. Ciò nonostante, perfino nelle percezioni non illuminate e secondarie della mente il rtam infine prevale e il satyam è ora dominante».

2 gennaio 1914 (pagg. 372-373):
«Il puro trikaladrshti vijñanamaya si è nuovamente staccato dalla base telepatica sulla quale poggiava. La rivelazione e l’ispirazione (drishti shruti) hanno preso ora una parte conduttrice in vijñana, e intuizione e viveka (smrti) sono a esse subordinate e secondarie. […] Vijñana ha ottenuto durante l’intera giornata e ha definitivamente ristabilito il generale decisivo trikaladrshti che seleziona con discriminazione l’evento giusto dalle svariate percezioni telepatiche delle attuali forze all’opera, le loro diverse energie e eventuali possibilità».

3 gennaio 1914 (pag. 373):
«Al di sopra del trikaladrshti discriminativo (viveka) e intuitivo, il trikaladrshti rivelatorio si sta manifestando di nuovo. Le percezioni manasiche vengono ora utilizzate nella confusione loro propria per ribadire la libertà di questa conoscenza rivelatoria e la sua emancipazione dalle false limitazioni del presente e delle apparenze esterne. La medesima libertà viene stabilita anche per la Volontà e per i suoi strumenti».

9 aprile 1914 (pag. 433):
«Trikaladrshti di tempo, luogo e circostanza sta diventando una conoscenza autoesistente, ma la precisione del minuto, giorno, luogo, linea precisa e esatta successione si trovano ancora in una condizione indeterminata o manifesta come la meno frequente piuttosto che la più frequente circostanza della visione».

29 aprile 1914 (pag. 457):
«Corretto trikaladrshti indipendente da telepatia ora si produce in modo meccanico, ma senza luminosità».

8 maggio 1914 (pag. 466):
«Trikaladrshti sta nuovamente cercando di stabilire il regno della visione libera, certa e non telepatica».

29 giugno 1914 (pag. 521):
«Trikaladrshti. Nel satyam rtam con un crescente ritam, ma la pienezza sembra attendere la crescita del Tapas».

28 luglio 1914 (pag. 579):
«Trikaladrshti e tapas agiscono con grande perfezione e continuità, ma per il momento ancora con una certa resistenza, che attacca e opprime, sebbene non completamente».

30 luglio 1914 (pag. 582):
«Trikaladrshti. Dichiarazione di guerra conosciuta e notizie previste per oggi».

12 agosto 1914 (pag. 595):
«Quando trikaladrshti agisce, non è più fallimentare come prima. Ma non agisce ininterrottamente, o non sempre con piena luce e energia».

23 agosto 1914 (pag. 611):
«Trikaladrishti confermati:

1. L’entrata dei tedeschi a Bruxelles
2. Lo scacco francese in Lorrena
3. L’inasprimento della resistenza dei russi sulle frontiere austro-tedesche
4. L’azione francese fra Mülhausen e Alt-Breisach.»

26 agosto 1914 (pag. 612):
«Trikaladrshti giustificati:

1. nella caduta di Namur
2. nella posizione del corpo di spedizione britannico
3. nella ritirata francese dalla Lorrena
4. nella battaglia ingaggiata a Charlevoi
5. nella non risposta tedesca al Giappone».

27 agosto 1914 (pag. 612):
«Trikaladrshti riusciti:

1. ritiro degli Alleati a posizioni di copertura e perdite britanniche
2. sventato l’attacco tedesco (compimento di Aishvarya)».

2 settembre 1914 (pag. 616):
«Trikaladrishti realizzati:

1. scacco russo e parziale sconfitta nella Prussia meridionale
2. il loro successo contro l’Austria
3. ripresa dell’avanzata».

12 dicembre 1914 (pag. 733):
«Trikaladrshti isolate sono spesso assolutamente perfette e indipendenti dalla telepatia».

16 dicembre 1914 (pag. 746):
«Una improvvisa, potente e aumentata rapidità nell’effetto si è manifestata nel trikaladrshti effettivo, sostenuto dal trikaladrshti decisivo e dalla Volontà».

3 gennaio 1915 (pag. 793):
«Il trikaladrshti decisivo sta ora normalizzandosi, mettendo completamente da parte le insistenze tapasiche e tamasiche».

8 gennaio 1915 (pag. 800):
«Trikaladrshti progredisce. Svariati esempi di trikaladrshti decisivo della natura di Cit-Tapas».

29 aprile 1915 (pag. 832):
«La Verità continua a crescere nel trikaladrshti telepatico, e l’efficacia del potere».

1 maggio 1915 (pag. 834):
«Trikaladrshti sta ora acquisendo il satyam e si è grandemente perfezionato nel rtam».

11 maggio 1915 (pag. 840):
«Al mattino perfetti trikaladrshti e telepatia».

22 maggio 1915 (pag. 850):
«Trikaladrshti decisivo, indipendente da telepatia, cresce in forza, frequenza e certezza. Ma opera nel mezzo di azioni telepatiche in manas che tende sempre più di rivelare il loro satyam di tendenza o di attuale possibilità, seppure continui a gettare un’ombra di confusione su trikaladrshti».

29 giugno 1919 (pag. 1104):
«L’irradiare di Surya [la coscienza-di-Verità solare e sopramentale] adesso ha preso possesso in modo preliminare di T3 [trikaladrshti, tapas, telepatia] sia nel pensiero che si esprime tramite la parola, sia in percezione-di-pensiero».

6 luglio 1919 (pag. 1111):
«Trikaladrshti, tapas, telepatia sono ora definitivamente fuse insieme in un unico movimento che sta per elevarsi al di sopra del precario equilibrio delle due opposte percezioni, quella dei poteri e delle tendenze del presente e di ciò che significano e presagiscono, e quella degli altri poteri e forze che cercano di creare un futuro non asservito alle probabilità del presente».

7 giugno 1920 (pag. 1227):
«Il trikaladrshti dell’attualità è stato condotto alla correttezza vijñanamaya [sopramentale], e lo stesso è avvenuto per il trikaladrshti delle possibilità che premono sull’attualità per modificare o per alterare gli eventi in preparazione».

7 gennaio 1927 (pag. 1249):
«La gnosi ha preso possesso dei movimenti inferiori di conoscenza; non più solo della suprema sopramente o dei movimenti più elevati. […] La gnosi che assume la sopramente è Trikaladrshti-Tapas».