CLEMATIDE

Nome botanico: Clematis
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae

Comprende circa 300 specie di piante rampicanti lianose e arbustive generalmente con fiori evidenti. Le foglie a seconda della specie possono essere composte o intere. Sono originarie delle zone temperate e temperato-fredde dell’America, Cina, Europa e Siberia.
Sono distribuite in entrambe gli emisferi e coltivate particolarmente per l’abbondante fioritura. Esistono oltre 400 cultivar.
Le clematidi, pur essendo presenti da millenni in territorio europeo, comparvero nei nostri giardini soltanto nel medioevo.
La clematide fa ombra solo quando serve, cioè nel cuore dell’estate. Così venne coltivata in abbondanza e i contadini presero pure l’abitudine di tagliarne i rami e adornarne i campi, per favorire i raccolti. In Inghilterra fu soprannominata “gioia del viandante” perché cresceva anche nei boschi e ai margini delle strade. La clematide alpina, detta anche azzurra, è attualmente una delle più diffuse, perché i montanari furono tra i primi a coltivare questo fiore in giardino, dato che ne usavano le foglie per curare le piaghe di difficile cicatrizzazione, sia degli uomini che degli animali domestici.
Le clematidi che oggi crescono nei nostri giardini provengono dall’America, dalla Siberia, dalla Cina, perché, dopo tre secoli d’oblio, furono reintrodotte come piante ornamentali esotiche, esclusivamente per la suggestione dei colori; i fiori, come spesso accade, sono leggermente più grandi di quelli nostrani.
Mère pare che diede il nome simbolico solo alla clematide di colore bianco, ma noi non ne siamo così sicuri.

SENTINELLA

clematis.jpg