Tommaso Iorco

Amritagni

 

 

 

Poeta e drammaturgo, Tommaso Iorco si è spesso esibito come attore e regista teatrale.
Nel 1989 ha fondato aria nuova, associazione culturale no profit.
Ha al suo attivo spettacoli quali Erik (2020), Anima Mundi (2015), La luce della memoria (2003), Magna Mater (2000), Vande Mataram (1997), Pangea (1994), Una stagione all’inferno (1993).
Nel 1995 ha realizzato un video, Kaosmos, accolto presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Profondo conoscitore della cultura sapienziale indiana, ha pubblicato saggi — ricordiamo in particolare il monumentale Dai Veda a Kalki (2003) — e traduzioni, tra le quali spiccano quella del Rig Veda (1998) e La vita divina (2025) di Sri Aurobindo.
Il presente poemetto, diviso in tre parti, è una sorta di viaggio interiore e rappresenta il primo testo poetico pubblicato dell’Autore. Amritagni è, tradotto letteralmente dal sanscrito, “il fuoco dell’immortalità”: la tradizione vedica narra che tale fuoco arde in perpetuo al centro della coscienza terrestre ed è destinato a venire in superficie in modo da rendersi palese – le sue irradiazioni permetteranno al sole-di-gnosi di calarsi nel mondo materiale e, in questa simbiosi, apportare una trasformazione radicale: una vera e propria vita divina sulla terra.

«Di un apprezzato indologo, un poemetto sapienziale dove le vicende cosmogoniche si snodano verso una mèta di conciliazione al di là dei visibilia

 “Poesia” (rivista internazionale di cultura poetica), n. 147, febbraio 2001.

 


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