dizionarietto dei
termini celtici
utilizzati in

D  A  N  A

dramma lirico di Tommaso Iorco

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ABRED: la sfera fenomenica piú densa dell’esistenza, il dominio materiale posto fra l’abisso dell'Incosciente e la realtà Sopracosciente.

ALBA: antico nome irlandese della Scozia.

AVALON: isola dei beati, caratterizzata da musica, danze e piaceri sensuali.

BADB: dea della guerra nella tradizione irlandese.

BALOR: colle irlandese (l’attuale Ushnagh), considerato dai celti il centro dell’Irlanda, il punto d’incontro delle cinque province. Balor è anche il nome del dio-re dei Fomori.

BELTANE: festa ricorrente il 1° maggio, tesa a celebrare l’inizio del secondo semestre dell’anno, conosciuto come la “metà chiara”.

BRIGIT: Dea Madre, sposa e sorella di tutti (uomini e dèi).

CALADBOLG: nome irlandese di una spada, assimilabile a Excalibur (Caliburn) del ciclo arturiano; dotata di poteri magici che rendevano invincibile il suo possessore, bruciava la mano di chi se ne impadroniva indebitamente.

COELBRENI: bacchette magiche con incisi sopra simboli ogamici, segni di un sistema di scrittura donato ai celti dal dio Ogma; venivano utilizzati dai druidi per compiere operazioni rituali di divinazione e protezione.

DANA: nome della Grande Madre; i celti irlandesi si definivano “le genti di Dana”: Túath de Danann.

DUN: fortezza; più precisamente, la parte centrale fortificata in cui si trovava la casa dei re, all’interno del recinto.

FIDCHELL: antico gioco irlandese simile agli scacchi.

FINNFYLD: il “mondo bianco”, dimora delle anime evolute. I celti riconoscevano tre piani fondamentali di coscienza, definiti in seguito con i seguenti termini: Annwn, il non-mondo (l’abisso dell’Incosciente); Abred, il mondo materiale (il livello della coscienza di veglia); e Finnnfyld (la realtà sopracosciente), luogo di gioia e compiutezza. Gli esseri senzienti, quando vengono al mondo, giungono dall’Incosciente e vi tornano dopo la morte, in modo ciclico; ma se nel corso della loro vita compiono un significativo progresso spirituale, ascendono al piano divino, dal quale possono tornare sulla terra.

FILID: poeta (plurale: fili). Il filid aveva un ruolo importante presso i celti, accanto a druidi, re e regine. È probabile che il filid fosse un druido dotato di un particolare potere sulla parola, così come il druido musicista doveva possedere uno specifico potere sul suono. La parola del filid è feconda di doni, impone vincoli cui nessuno può sottrarsi; il suo canto calma i venti, scatena tempeste, lega le lingue; mentre la musica del druido arpista induce varî stati di coscienza.

FOMORI: potenze oscure, divinità del caos e delle tenebre. La tradizione li considera i primi abitatori d’Irlanda, relegati dal popolo di Dana a dimorare nelle viscere della terra.

GEIS: proibizione magica imposta dai druidi; se trasgredita, produce gravi conseguenze, anche fatali.

KROUI: legge di causa-effetto (affine al karma sanscrito), secondo la quale si raccoglie ciò che si semina. Tutte le azioni compiute producono determinati frutti, buoni o cattivi a seconda delle intenzioni che le generano, aiutando o ostacolando il progresso interiore dell’individuo che le compie.

IMBOLC: festa ricorrente il 1° febbraio, dedicata alla dea Brigit.

ELGA: antico nome dell’Irlanda.

LEPRA: i lepra e i lepracani celtici corrispondono grosso modo agli elfi e ai troll della tradizione scandinava.

LITUO: bastone arcuato, utilizzato da varî popoli per delimitare lo spazio entro cui osservare il volo degli uccelli.

MAC DAIRE: il custode dell’Altromondo nella tradizione irlandese (Cú Roí Mac Daire) in grado di mutare forma a volontà.

MAG MELL: (la “piana della gioia”) il paradiso per i celti d’Irlanda.

MORRIGAN: la regina dei dèmoni nella tradizione irlandese.

NIA NAIR: eroe irlandese che, secondo gli “Annali dei Quattro Maestri”, compì una spedizione in terre straniere nel 9 d.C., riportando grandi tesori.

ORNA: nome di una mitica spada.

OGMA: dio della parola poetica e profetica. Donò ai celti d’Irlanda la scrittura ‘ogamica’, costituita da un sistema di linee e punti.

SAMAIN: festa ricorrente il 1° novembre, particolarmente importante perché durante la notte gli esseri dei piani sottili si rendevano manifesti agli uomini. Da questo giorno iniziava l’anno celtico.

SID: tumulo sepolcrale; nella tradizione celtica è una collina sacra, porta d’accesso per l’Altromondo e dimora del popolo fatato dei ‘side’.

SIDE: popolo soprannaturale che abita nei sid. Il contatto con gli uomini è imprevedibile: compaiono e scompaiono e sono in grado di assumere corpi animali (in particolare di uccelli) e umani.