Messaggio all’umanità






Pubblichiamo qui di seguito uno scambio che potrà risultare utile a tutti quanti, tra la nostra cara e infaticabile Gaia Ambrosini e Leopoldo Siano.

Iniziamo dalla mail da parte di Leopoldo Siano (ricevuta il 16/08/2020):

Grazie per questo nuovo video... Certo simpatizzo con il vostro andare contro corrente, e molti vostri punti di vista li condivido. Purtuttavia non riesco a comprendere se questo progetto di uno "sterminio di massa" sia una vostra farneticazione o se avete delle fonti sicure a proposito... Chi sono questi 700 milioni di ricchi che hanno in mente un piano così perverso? Sono identificabili?
E se vogliono sterminare la maggior parte della popolazione mondiale perché diffondono un "virus semi-pericoloso" come il covid 19 e non uno veramente letale?
Sono tutte domande che rivolgo in particolare a Tommaso Iorco, il regista, la mente che dirige...

Nemmeno qui in Germania la situazione è allegra; la pedanteria tedesca, e la tendenza all'ubbidienza, sono talvolta disarmanti, e inquietanti...

Cordialmente,
Leopoldo Siano


Questa la risposta di Gaia Ambrosini (inviata il 17/08/2020):

Gentile Leopoldo,
la ringraziamo per il riscontro e rispondiamo immediatamente alle sue perplessità e domande.

non riesco a comprendere se questo progetto di uno "sterminio di massa" sia una vostra farneticazione o se avete delle fonti sicure a proposito... Chi sono questi 700 milioni di ricchi che hanno in mente un piano così perverso? Sono identificabili?

Nessuna farneticazione. Le fonti sono numerose e ben documentate, basta avere l'accortezza di effettuare i dovuti approfondimenti. Un esempio per tutti: il dottor John Colemann (un ex-agente segreto della Cia, che abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente) pubblicò nell'ormai lontano 1991 un libro-denuncia (frutto di decenni di estenuanti ricerche e di interviste a capi di stato, a giornalisti, a uomini della finanza internazionale) dal titolo "The Conspirators Hierarchy: The Committee of 300". Dopo la pubblicazione di tale scritto, dovette prendere drastiche precauzioni per salvaguardare la propria incolumità, fortemente in pericolo. Fatto è che negli anni e nei decenni successivi la maggior parte delle notizie fornite in quelle pagine purtroppo si sono rivelate del tutto attendibili. Suffragate e approfondite in ulteriori studi da parte di altri autori ugualmente seri (inutile dire che occorre mettere accuratamente da parte tutti quegli sventurati psicopatici le cui menti malate li inducono, loro malgrado, a figurarsi nemici e pericoli dappertutto, annunciando l'imminente fine del mondo, attacchi alieni e guardando con sospetto chiunque).
Non sono "700 milioni di ricchi ad avere in mente un piano così perverso", per citarla, e spiace constatare il fraintendimento accorso. Sono poche centinaia di straricchi (Colemann ne indica 300, per l'appunto; possono essere poco più o poco meno, ma i nomi della maggior parte di essi sono noti, purché si intenda informarsi sul serio, scavare con assiduità, anziché restare in superficie come vorrebbero i media mainstream mondiali (al soldo di quei pochi, guarda caso). Esamini a fondo il cosiddetto "caso Epstein", tanto per fare un esempio, e incomincerà ad avvedersi di quanto è profondo l'abisso.

E se vogliono sterminare la maggior parte della popolazione mondiale perché diffondono un "virus semi-pericoloso" come il covid 19 e non uno veramente letale?

Ci perdonerà ma anche in questo caso, e in modo ancor più evidente rispetto alla precedente domanda, si ravvisa una certa ingenuità di fondo. I virus (siano essi bioingegnerizzati o meno - vale a dire, prodotti in laboratorio e quindi geneticamente modificati oppure no), una volta messi in circolazione, non sono controllabili come il proiettile di una pistola affidato a un cecchino con una mira pressoché perfetta. Essendo prodotti naturali (anche quando modificati) hanno la bizzarra abitudine di mutare e di comportarsi in modo incontrollabile da parte degli umani "apprendisti stregoni". Ne consegue che se venisse diffuso un virus con forte letalità e alta diffusione di contagio, potrebbe avere conseguenze imprevedibili su tutte le forme di vita esistenti sul pianeta, e in quel "tutte" sono ovviamente compresi anche quanti mettono in circolazione il virus. Semplice questione di logica, non le pare?

Grazie
Gaia Ambrosini




N.B.: Alleghiamo il testo (nell'originale inglese) di John Coleman citato nello scambio di cui sopra.
Segnaliamo che, nonostante Coleman faccia chiaramente nomi e cognomi di molti personaggi accusati nel suo scritto, nessuna denuncia per diffamazione gli è mai pervenuta.

www.arianuova.org/pdf/The_Committee_of_300.pdf